Il numero 122 della serie di pubblicazioni della Banca d'Italia "Questioni di economia e finanza" è dedicato ai problemi della scuola. Il volume è intitolato "Il capitale umano per la crescita economica: possibili percorsi di miglioramento del sistema distruzione in Italia" ed è curato da Piero Cipollone, Pasqualino Montanaro, Paolo Sestito. Di seguito, si propone un breve abstract della pubblicazione. Sul sito della banca d'Italia è possibile scaricare anche il testo completo della pubblicazione.
Abstract
I problemi della scuola italiana sembrano discendere soprattutto dal modus operandi del sistema di istruzione e dalla sua interazione con le aspettative di famiglie e studenti. I recenti segnali di miglioramento negli apprendimenti, plausibilmente ricollegabili a un'accresciuta attenzione al rigore, andrebbero alimentati con un rafforzamento dell'autonomia e dell'accountability delle singole scuole, anche nel governo del personale, e con interventi a sostegno delle scuole più in difficoltà, con un programma nazionale, articolato su base regionale. Nel segmento universitario, l'aumento dell'offerta non ha mutato i meccanismi interni del sistema, che appare poco attrattivo per studenti e ricercatori stranieri, poco differenziato e specializzato al suo interno, con una scarsa mobilità geografica di docenti e studenti. La stagione di rinnovamento aperta dalla riforma dell'università, che ne contrasta la tradizionale autoreferenzialità, potrebbe essere utilmente adoperata per innescare una maggiore competizione tra sedi - sulla base di regole certe e stabili che favoriscano il miglioramento qualitativo e la valorizzazione del merito - e una maggiore autonomia per le singole università, per far emergere una struttura più differenziata nell'offerta.
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