Nei tremila giorni di uso della sede di via Tito Livio abbiamo prodotto nuove pratiche didattiche, ormai radicate in diverse scuole, abbiamo sostenuto un nuovo modo di dialogare con le imprese, fatto apprezzare innovazione e lungimiranza del nostro ateneo a chi non č mai entrato in un'aula universitaria, creato legami con molte esperienze che realizzano innovazioni nella scuola in Italia, trovato partner in India, in Arizona, in Ungheria e recentemente anche a Chicago. Attraverso la documentazione multimediale disponibile on line abbiamo offerto una base conoscitiva sull'innovazione nell'industria meccanica e sul lavoro di donne e uomini in questo settore, affrancando la discussione dalla retorica che, dalla fine degli anni Novanta fino a pochi anni fa, diffidava dello sviluppo manifatturiero.

Abbiamo goduto di libertą di pensiero, accompagnata da un rigore nelle attivitą e da un profilo istituzionale che ha messo l'ateneo a garanzia del progetto di ricerca-azione, sopra i singoli docenti o facoltą e dipartimenti. Una carta vincente nel complesso ambiente accademico, una innovazione nel rapporto tra  universitą e territorio riconosciuta a livello internazionale.

Il patrimonio di Officina Emilia č oggi di molti: di chi ha accompagnato OE in questi anni o anche solo da pochi mesi.

In molti abbiamo progettato, realizzato attivitą con le scuole e le imprese, offerto collaborazione e idee alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali.

Che la sede di Officina Emilia dovesse chiudere, era scritto nella decisione di UniMORE sui tagli delle sedi in affitto. I Pit Stop che si sono tenuti a luglio e agosto ci hanno rigenerato, il progetto Ex-Post ci fa intravedere sviluppi interessanti per la citta, e anche per OE, ma va ancora costruito l'accordo tra Comune e Unimore. Oggi siamo arrivati qui.

Dopo tremila giorni, con molti progetti aperti e tantissime idee, ma di nuovo senza una sede in cui lavorare, ci regaliamo una festa prima di lasciare il posto ai traslocatori, e siete tutti inviati per un aperitivo il 18 settembre, dalle 18 alle 20, con la musica di Novemetis e un regalo a tutti i partecipanti: un pezzo di Officina Emilia (e non si tratta di un bullone!)