Sinossi
Il documentario nasce nell’ambito del progetto di ricerca SONIA la meccanica delle donne, promosso da Officina Emilia e coordinato da Maddalena Vianello. Il progetto intende indagare le condizioni di lavoro e di vita delle donne che oggi sono occupate nel distretto della meccanica modenese, riportando al centro del dibattito il lavoro come valore e fonte di innovazione. La ricerca si basa su una serie di videointerviste da cui trarre brevi documentari, intesi come strumenti e fonti essenziali di analisi, di rappresentazione e di studio sul tema del lavoro.
La Wam di Cavezzo è una delle imprese coinvolte nel progetto. Impresa di eccellenza del distretto della meccanica modenese, è leader mondiale nella movimentazione dei solidi alla rinfusa. Il 20 maggio 2012, il terremoto colpisce l’Emilia. Devastante, quanto inaspettato. Il 29 maggio 2012, una nuova scossa colpisce l’area di Cavezzo in maniera drammatica provocando più di 7.000 sfollati. I capannoni della Wam crollano. Tutto cambia improvvisamente.
Il racconto si snoda attraverso le voci di Barbara e Francesca, che - dopo esperienze professionali completamente diverse - abbandonano camici, ago e filo per indossare la tuta blu. Entrambe si sono “reiventate” operaie metalmeccaniche nel 2005, quando Wam apre alle donne i reparti di produzione. Le loro storie si rincorrono lungo due direttrici inestricabili nell’analisi del lavoro femminile: lavoro retribuito e lavoro di cura. Ripercorrono esperienze professionali e di vita per raccontare il loro incontro con la metalmeccanica, l’ingresso in officina, il rapporto con il lavoro e con l’impresa, le relazioni fra uomini e donne in un ambiente a netta prevalenza maschile, la maternità, la divisione del lavoro domestico all’interno del nucleo familiare, le intersezioni profonde fra tempi di vita e di lavoro. Il terremoto si inserisce prepotentemente nella narrazione con considerazioni sul presente e sul futuro delle persone, del territorio e del tessuto industriale.
Le interviste sono state effettuate e girate a qualche settimana di distanza dal terremoto da Stefano Mazza e Maddalena Vianello. In seguito al sisma, le interviste hanno avuto luogo nel caso di Barbara Forti, nella sua casa di San Prospero (Cavezzo), rimasta in piedi dopo le scosse; nel caso di Francesca Corcione, nel campo autogestito del Palazzetto dello Sport di Cavezzo dove attualmente risiede.
[Ultimo aggiornamento: 11/01/2014 15:03:33]
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